Cocorite - Pappagallini Ondulati

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. MaraCami
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Il pappagallino ondulato (Melopsittacus undulatus), unica specie del genere Melopsittacus, è un piccolo pappagallo appartenente alla tribù dei pappagalli dalla coda larga (Platycercini). La specie è conosciuta anche con il nome di Parrocchetto australiano, oppure in Italia viene volgarmente definito "cocorita".

    image



    ALLEVAMENTO

    Problemi di convivenza
    I Cocorita, sono simpatici, intelligenti, e si affezionano agli uomini. Tuttavia ci sono anche dei lati negativi, perché il loro modo di esprimersi è un cicaleccio sgraziato che a lungo andare potrebbe anche risultare un pò frastornate, inoltre producono immancabilmente dello sporco, che potrebbe cadere anche fuori della loro gabbietta.
    Se in casa abbiamo già altri animali domestici, dobbiamo riflettere maggiormente, infatti, non tutti gli animali possono convivere pacificamente; ad esempio se si possiede un gatto, anche il più docile del mondo, per natura non andrà d´accordo con i nostri amici Cocorita.
    Se possediamo altri uccellini i problemi dovrebbero essere minori ed anche nel caso di un cane (anche se con le dovute accortezze), un pesce od un criceto (anche perché animali da gabbia diversi tra loro sono tenuti separatamente).

    La gabbia
    La gabbia che ospiterà i nostri simpatici amici è molto importante poiché sarà la loro futura casa. Perciò, anche in base al numero d´esemplari che dovrà contenere, dovrà avere una giusta dimensione, tale cioè a rendere loro possibile il movimento e di trovare tutto ciò di cui necessitano, come cibo, acqua e giochi vari.
    È importante anche la sistemazione della gabbia in un punto dotato di luce ed arieggiato e dove il Cocorita sia in nostra compagnia.
    Infatti, amano la compagnia, e se decidiamo di prenderne uno in casa, è bene prenderne almeno una coppia e posizionare la gabbia nella stanza più frequentata.
    Tenete presente inoltre che nella gabbia vi devono essere almeno due vaschette per il cibo, un beverino per l´acqua e vari bastoncini ed altalene dove far poggiare i pappagallini.
    Inoltre, almeno due volte a settimana, bisogna pulire la gabbia a fondo per evitare che vi si annidino germi e batteri. Giornalmente bisogna controllare il loro cibo e cambiare l´acqua, e se partite in vacanza, organizzatevi con un amico ma non abbandonateli.

    Consigli
    Quale scegliere?
    È il caso di dire che a parte una scelta estetica, in cui una livrea vi attiriri più di un´altra, prima di acquistare è bene vedere cosa si sceglie.
    In primis è bene osservare il negozio dove acquistare, che deve rispettare le norme igieniche e deve tenere i Cocorita dentro delle grosse gabbie atte ad ospitarli al meglio.
    Attenzione, quest´ultime devono essere pulite, provviste di cibo ed acqua fresca. Non devono essere gabbie sovraffollate, poiché i pappagallini per mantenersi in salute devono muoversi.
    Le gabbie in negozio, come in casa, devono trovarsi in luogo arieggiato e luminoso. Infine dato uno sguardo alle scorie alimentari (feci), se troppo liquide indicano che il pappagallino è ammalato.

    Una coppia?
    Se si decide di allevare Cocorita è meglio prendere una coppia. Anche se lo coccoliamo molto e lo teniamo spesso con noi, può in ogni modo soffrire la mancanza di un suo simile. Tuttavia, se non si vuole avere problemi legati allo sviluppo di una progenie, (anche se il mio consiglio è di prendere un maschio ed una femmina), è bene prendere due maschi e non due femmine, poiché appena mature sessualmente sotto lo stimolo di riprodursi potrebbero litigare anche furiosamente tra loro per il territorio e del nido (io lo so per certo, ho due femmine, che quando sono in calore litigano continuamente).

    image



    Quale età?
    In realtà non è che un´età sia da preferire ad un´altra (l´importante è che sia svezzato), si può volere ugualmente bene ad un animale di qualsiasi età; però, se vogliamo che diventi domestico al punto di giocare con noi, bere e mangiare dalle nostre mani, è bene scegliere un esemplare giovane. (foto:"macchia" aveva 40 giorni) Per decidere se il è giovane, bisogna vederela cera ( la piccola zona sopra il becco, dove troviamo le narici) che deve essere chiara.
    Inoltre, controllate il becco; fino alla sesta settimana è scuro (con le dovute eccezzioni) per poi schiarirsi pian piano, con la cera che assumere la caratteristica colorazione.
    Un altro elemento identificativo è l´occhio, nei giovani è nero e grande. Infine, si possono osservare le zampe che nei soggetti giovani sono lisce e senza scaglie ed il piumaggio ancora incompleto, caratterizzato da evidente presenza di "lanugine", cioè piccole piume bianche molto leggere.

    Riflessioni
    In conclusione si può dire che sono animali molto belli e colorati, sono simpatici e si possono allevare tranquillamente senza troppo sforzo, tuttavia c´è bisogno di responsabilità.
    Sono in grado di regalare grandi soddisfazioni, anche se non sono domestici come un cagnolino o un gattino.
    Tuttavia esattamente come gli altri animali domestici sono esseri viventi,che devono essere nutriti, curati e coccolati, possono ammalarsi e soffrire la solitudine se abbandonati a loro stessi.
    Hanno una vita breve rispetto a noi umani, ma in ogni caso possono sopravvivere anche più di 12 anni, quindi non è il caso di liberarsi di loro a cuor leggero aprendo la gabbia perché dobbiamo andare in villeggiatura; questo equivale a condannarli a morte!!!!!
    Il mio consiglio è quindi di riflettere molto bene prima di acquistare non solo una coppia di Cocorita ma anche qualsiasi altro animale!!!

    ALIMENTAZIONE
    Introduzione
    Sono uccelli granivori, ciò vuol dire che la loro alimentazione si basa essenzialmente sui semi, anche se ogni tanto necessitano di integratori della dieta, come insalata fresca e frutta. In tal senso in commercio si trovano numerosi e variegati pasti per i nostri psittacidi.
    Gli alimenti di base, quelli necessari per una corretta alimentazione, naturalmente sono i semi,come: miglio, panico, avena, scagliola e semi selvaggi. Come detto precedentemente, in commercio non c´è che l´imbarazzo della scelta, quali semi siano migliori di altri lo si può giudicare solo personalmente, visionando le varie confezioni ed il loro contenuto, noché vedendo quali tipi di alimenti i nostri Cocorita prediligono.
    Un unica accortezza e di visionare bene il contenuto, una volta acquistato, e prima dell'acquisto, come viene conservato onde evitare che questo sia deteriorato. Quindi è bene controllare l´assenza di animali e parassiti, indice di cattiva conservazione.
    Passiamo ora ad analizzare gli altri alimenti di cui i Cocorita sono ghiotti.

    image




    La spiga di panico

    Vi consiglio di dargli una o più spighe (dipende da quanti esemplari avete) almeno una volta a settimana, non solo è un alimento di cui sono ghiotti, ma essendo una spiga la usano per giocare arrampicandosi e girandoci intorno.

    Il pastoncino all´uovo
    È un prodotto farinoso generalmente di colore giallognolo, a base di farina di mais, pane, biscotti, uovo e farina di soja. Questo alimento fornisce loro sia vitamine che proteine ed è per questo particolarmente indicato durante la riproduzione e con dei piccoli Cocorita da svezzare.
    Come gli altri alimenti secchi può durare anche diversi giorni, fatto salvo il caso in cui si mescoli con prodotti freschi.


    Biscotti

    Ci sono anche numerosi biscottini per loro in commercio, questi possono essere all´uovo, al kiwi, ai semi selvaggi (per citare i più comuni) o in altri gusti. Una volta a settimana potete dare loro anche quest´alimento (una sorta di dolcetto), ma senza esagerare poiché molto calorici.

    La frutta
    È molto apprezzata dai Cocorita ed in particolare se è fresca; adorano le mele, poiché molto gustose e di facile digeribilità, nonché nutrienti e vitaminiche. La possiamo dare loro in qualsiasi occasione, ma ricordiamoci di pulire i residui a fine pasto e di non dargliela gelata dal frigo.
    Anche altra frutta può essere loro somministrata, ma questo dipende dai loro gusti e dovete procedere per tentativi (ad esempio i miei non mangiano frutta di colore rosso, come fragole e ciliegie, perché?Boh!!!).


    La verdura
    Prediligono l´insalata soprattutto se leggermente umida ed in foglie grosse, poiché oltre a nutrirsi, giocheranno con questa avvolgendosi nelle foglie e bagnandosi.Sono ghiotti anche di carote, verza e spinaci, ma come sempre mai troppo fredda.
    Infine ci sono gli integratori alimentari, come le vitamine,anche di queste, ne trovate di svariate in commercio. Possono essere indicate come supporto alimentare o per aiutare la muta, generalmente si aggiungono poche gocce all´acqua o al pasto cosi da fornire il giusto apporto, naturalmente non va somministrata sempre ma ciclicamente; per consigli più accurati vi rimando a siti specifici ed alle istruzioni sulle confezioni.

    L´osso di seppia
    Non si può concludere il discorso sull'alimentazione senza parlare dell´osso di seppia, questo è molto importante per loro poiché fornisce un supporto per lisciare e modellare becco ed unghie ma anche soprattutto una scorta di calcio e sali minerali,particolarmente importante durante la riproduzione e nello sviluppo.
    Vi consiglio di avere sempre nella gabbia un osso di seppia, i nostri amici Cocorita apprezzeranno sicuramente.
    Infine parliamo di quegli alimenti una tantum, cioè una sorta di dolcetti per i nostri piccolli amici; sono alimenti utilizzati anche in fase di addestramento di cui sono ghiotti, come pinoli ed uvetta, da somministrare ogni tanto e con parsimonia.

    COMPORTAMENTO
    Come si esprime il Cocorita
    I nostri amici pennuti si esprimono come qualsiasi altro animale o essere vivente, il loro linguaggio non è propriamente un linguaggio vocale (o almeno non solo), ma un linguaggio del corpo, quindi per capire i Cocorita dobbiamo capire il loro modo di comunicare.

    Linguaggio vocale
    Il loro canto non è sicuramente dolce ed aggraziato, anzi è un cicaleccio molto roco che se emesso da un alto numero d´esemplari può essere fastidioso. Tuttavia, il loro canto non è sempre forte e sgradevole, esattamente come gli esseri umani che modulano il loro tono di voce secondo l´umore e dello stato d´eccitazione, cosi fanno loro. Questi, infatti, quando sono estremamente rilassati e tranquilli o quando stanno sonnecchiando, emettono un cicaleccio dolce e sommesso, mentre se vispi ed attenti aumentano l´intensità, fino ad un "forte grido" se spaventati o infastiditi o impegnanti in un litigio con altri simili. È raro ma alcuni sono in grado di ripetere parole molto semplici ascoltate da noi, anche se non sempre è possibile interpretarle al meglio poiché sono emesse molto velocemente e senza essere scandite in maniera ottimale. È importante sottolineare che un Cocorita che canta e si fa sentire è in salute; in caso contrario, se il nostro amico fa sentire sempre meno il suo cicaleggio, è un sintomo di solitudine.

    Il linguaggio del corpo
    Imparare a riconoscere il suo modo di comunicare con il corpo è ugualmente importante per capire il suo stato d´animo, infatti, se lo si osserva si può capire da alcuni comportamenti cosa fa e perché.
    Tra i comportamenti più comuni ricordiamo:

    Grattarsi la testa
    È un gesto che compie con la zampina sollevata per raggiungere la zona dietro la nuca. Questo è tipico di un animale che cerca sollievo da un prurito ma anche di un animale infastidito perché troppo osservato. Ho notato anche che se troppo osservati, tendono a guardare da un´altra parte ed alla lunga ad iniziare un cicaleccio per esprimere il loro fastidio.

    Stiracchiarsi
    Un operazione che compiono sollevando una zampina e distendendola, ed anche qui il significato è più o meno ovvio; ad esempio compiono quest´operazione per sgranchire gli arti dopo un periodo di riposo o prima di un sonnellino (in questo caso l´animale sbadiglierà). Attenzione, se l´arto è disteso molto spesso e sempre lo stesso, potrebbe avere un problema alla zampina.
    Sollevare le ali verso l´alto
    È sempre un modo per sgranchire la loro muscolatura, magari temporaneamente poco stimolata da un periodo d´inattività.
    In equilibrio su una sola zampa
    La tipica posa del Cocorita addormentato, che consiste nel sollevare una arto,chiuderlo e tendenzialmente nasconderlo nel folto piumaggio della zona ventrale, per poi riposare.

    image



    Posizione a cigno
    Non sono sicuro sia la corretta dicitura, ma a me danno questa impressione: infatti, ruotano la testa all´indietro e la poggiano sulla schiena, per poi rilassarsi e chiudere gli occhi; anche in questo caso è una tipica posizione di riposo.
    Pulizia delle piume e della coda
    Sono operazioni che compiono spesso durante l´arco della giornata, poiché gli sono necessarie per mantenere pulito ed efficiente il loro piumaggio ed evitare il deposito di parassiti e sporcizia. Inoltre permette loro di eliminare eventuali piume che si siano staccate, e quindi favorirne il ricambio. Se i Cocorita compiono quest´operazione e sintomatico del fatto che sono tranquilli e rilassati. Non è raro osservare in una gabbia che due esemplari si aiutino nelle pulizie o per farsi grattare la testa. Una mansione particolare va alla coda, di cui sono molto gelosi, infatti, in questo caso le pulizie le compie il legittimo proprietario e ne sono molto gelosi anche perché su questa risiedono organi sensoriali.

    Gonfiare il piumaggio
    Serve al Cocorita per sembrare più grande del sue reali dimensioni, è un atteggiamento utilizzato o in condizione d´estremo rilassamento e per favorire il passaggio d´aria tra le piume, ma soprattutto per spaventare con la mole un eventuale nemico. Alle volte questo è accompagnato ad un allargamento del becco e delle ali, sempre per sembrare più aggressivo. Al contrario se il tende ad assottigliarsi ed a sembrare più lungo e fino di quanto non sia realmente, è un atteggiamento di paura, qualcosa lo ha spaventato e quindi cerca di apparire più piccolo per passare inosservato. Infine c´è un altro atteggiamento d´aggressività che utilizzano verso altri simili, che consiste nel posizionare una zampina sul petto del rivale. È un chiaro atteggiamento di prevalicazione, in cui si tenta di sottomettere il rivale e di ferirlo utilizzando le unghie come armi.

    RIPRODUZIONE
    Introduzione
    Ricordiamo innanzi tutto che i Cocorita si accoppiano e si riproducono, in natura, in base ai periodi di pioggia, perché nel loro habitat la pioggia è sintomatica della rinascita della natura e quindi abbondanza di cibo.
    Questo fatto ci fa capire che i loro non hanno una stagione o un periodo dell´anno che prediligono per accoppiarsi, qualsiasi periodo dell´anno è idoneo.
    Quindi, se li alleviamo in casa, l´abbondanza di cibo può spingere all´accoppiamento anche per tutto l´anno i nostri amici pennuti (ed io ho una coppia che fa cosi).
    Tuttavia, bisogna stare attenti poiché è uno sforzo eccessivo soprattutto per la femmina che è sottoposta ad uno stress molto forte e quindi, se la coppia fosse troppo attiva, è il caso di intervenire separando per brevi periodi la coppia (ma senza esagerare, soffrono esattamente come gli esseri umani).
    Quando si vuole tentare la via della riproduzione le scelte sono due, partire con una coppia e sperare che si piacciano e la natura segua il suo corso, oppure creare una piccola comunità con più individui d´ambo i sessi e lasciare al caso le sorti degli accoppiamenti.
    Nel primo caso si parla d´allevamento selettivo o a coppie, poiché è generalmente utilizzato dagli allevatori che vogliono ottenere una determinata varietà di colore e per farlo si accoppiano due adulti dal determinato piumaggio.
    Nel secondo caso si parla d´allevamento in colonia, che è poi quello che succede in natura con le comunità dei Cocorita che sono formate da numerosi elementi che si scelgono liberamente.
    Alcune accortezze, nella colonia, è quella di mettere più maschi che femmine e non il contrario, perché una femmina single diventa gelosa e crea problemi nella comunità. Inoltre, bisogna mettere un certo numero di nidi superiore alle probabili coppie e ben distanti tra loro, questo perché la femmina vuole scegliere il suo nido (e non deve competere con le altre per lo stesso),ed inoltre durante la cova non vogliono che si avvicino altre femmine, altrimenti si rischia l´insorgere di problemi diconvivenza.
    Bisogna ricordare che i Cocorita tendono a scegliere una compagna per la vita (non sempre ma capita n.d.r), anche se talvolta non disdegnano di andare con altre femmine.
    L´età giusta per la riproduzione è dopo l´anno d´età, poiché iniziano ad essere maturi sessualmente, anche se comportamenti di tipo sessuale come fasi di corteggiamento e di ricerca di una compagna, sono osservabili sin da giovanissimi.
    Questo è un retaggio della vita in natura, in cui sempre per i sopraccitati problemi e periodi per la riproduzione, bisogna da subito affrontare il problema per non essere impreparati nel momento in cui sarà possibile accoppiarsi.

    Qual'è il periodo giusto per riprodursi?

    Quando sopraggiunge il momento giusto per dare il via all´accoppiamento, lo possiamo capire osservando i comportamenti dei nostri pappagallini; la femmina andrà diverse volte in esplorazione del nido entrandovi ed uscendovi per controllare che tutto sia in ordine.
    Il maschio, dal canto suo invece, si dimostra particolarmente agitato ed è facile osservarlo saltellare qua e là per la gabbia, avvicinarsi agli oggetti beccandoli oppure avvicinandosi alla femmina e sbattendo il suo becco contro di quello della partner.
    Altri atteggiamenti tipici della fase di corteggiamento sono balzelli intorno alla femmina, strofinio del collo verso il/la partner per ricevere un a grattatine, ed un aumento dell´emissione canora.
    A questo punto la femmina si schiaccia ed il maschio l´aggira e vi monta sopra, quindi mettono in contatto la loro zona cloacale, il maschio poi allarga un´ala quasi a coprirsi oltre che per mantenersi in equilibrio.
    Questa fase d´accoppiamento è ripetuta per diverse volte nell´arco della giornata e del periodo riproduttivo

    Deposizione delle uova
    La deposizione delle uova, avviene circa una settimana dopo dal primo accoppiamento, questo è, infatti, il tempo necessario perché l´uovo si completi all´interno delle vie genitali femminili e spossa essere espulso.
    L´uovo è in realtà deposto anche non fecondato, quindi non tutte le uova origineranno un pulcino.
    Un chiaro sintomo che si prepara a deporre è il trascorre della notte nel nido, la femmina per ogni ciclo riproduttivo può deporre da tre ad 10 uova, anche se generalmente tre o quattro è il numero ottimale.
    La deposizione avviene generalmente un giorno si ed uno no, ma come sempre anche qui ci sono eccezioni e quindi possono passare anche due giorni tra un uovo e l´altro; le uova sono piccoline circa 1cm di diametro e bianche.
    Le uova sono covate per un periodo compreso tra i 18 e i 24 giorni, quindi avviene la schiusa, che se per il piccolo risultasse problematica riceverà aiuto dalla madre; non è mai il caso di aiutare noi la schiusa, rischieremmo di ferire il piccolo.
    Appena nato il Cocorita si presenta implume e rosa, con gli occhi chiusi e ricoperti da una patina opaca, solo do circa otto giorni l´occhio si aprirà ed il piccolo vedrà per la prima volta.
    Quando si schiudono la femmina nutre i piccoli con una specie di “latte” che in realtà è costituito dal cibo lavorato nel gozzo della madre e rigurgitato.
    L´allattamento inizia dal più piccolo al più grande perché più allatta e meno liquida e più solida, è la consistenza del cibo e quindi adatta alle varie esigenze; pian piano che crescono anche il maschio provvede ad alimentare i piccoli, prelevando alcuni semi dalle mangiatoie lavorandoli e somministrandoli ai piccoli.
    La crescita è rapida ed il piumaggio li ricoprirà completamente entro la fine della terza settimana di vita, mentre già verso il primo mese dieta saranno in grado di effettuare il primo volo. È bene durante questo periodo non far mancare nella gabbia l´osso di seppia per il calcio e vitamine nell´acqua o nel cibo.
    Come sappiamo la natura è selettiva, quindi se la nidiata è numerosa, è possibile che il più o i più prepotenti sottraggano cure ed attenzioni ai più piccoli, quindi se si dovesse notare uno sviluppo poco omogeneo, è il caso di intervenire (con molta attenzione per non arrecare danno) somministrando noi stessi poco cibo ed acqua al piccolo poco nutrito (comunque è un operazione da ponderare accuratamente e da non prendere in considerazione se non prima delle due settimane).

    Il Nido
    Il nido dei cocorita, lo potete tranquillamente trovare in commercio, è una semplice struttura cuboidale di legno con una apertura tonda davanti per l´ingresso della femmina ed una bacchettina su cui appoggiarsi (sempre posta esternamente).
    I migliori devono avere una apertura superiore per poter controllare ogni tanto il nostro Cocorita. Esistono anche dei modelli completamente aperti, fatti da sbarre di alluminio, ma io lo sconsiglio, poiché non da la giusta privacy e protezione al nido, che non deve comunque essere esposto a colpi d´aria e/o di sole.
    A differenza degli altri uccellini d´allevamento, non necessita dell´uso di uova finte perché non smetta di covare, i Cocorita covano le uova fino alla completa schiusa e si occupano con amore dei piccoli per tutto lo svezzamento.
    Nel nido inoltre non bisogna mettere alcun tipo di pagliericcio, si riempira pian pian con delle “palline” prodotte dalla madre e dai suoi cuccioli come residui alimentari ed altro(ogni tanto toglietene un pò, con attenzione).
    Se lo ossevate vedrete che di tanto in tanto muove le uova con il becco per permettere di riscaldarle uniformemente e pulirle.
    Non spaventatevi neanche se la femmina uscendo dal nido produce un quantitativo di feci anomalo e un pò liquido, infatti durante la cova la femmina non produce sporco nel nido ed aspetta di uscire ogni tanto per liberare l´intestino.

    Abbiamo un mese
    Anche se verso il mese d´età sono in grado di eseguire il primo volo, sono comunque piccoli e non in grado di nutrirsi completamente soli, quindi i genitori si prenderanno cura di loro per un pò di tempo ancora e la notte torneranno nel nido a dormire.
    In questo periodo è il padre che dedicherà loro le cure maggiori.
    Verso i due mesi è possibile, se uno avesse esigenze particolari, separarli dai genitori e metterli in un´altra gabbia.
    A questo punto attenzione perché se non volete trovarvi invasi dai Cocorita è il caso di evitare troppi incontri d´amore della coppia, infatti, quando ha svezzato la nidiata, la femmina sente l´esigenza di cominciare dall´inizio.

    image




    da cocoritaisland.altervista.org


     
    Top
    .
  2. CloeCoco<3
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Bella spiegazione...:D
     
    Top
    .
  3. @Ambra@
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    stupendi... ne vorrei tanto uno! tra qualche giorno cerco di convincere mia madre... penso che le uniche cose che mi dirà saranno il baccano e la pulizia
     
    Top
    .
  4. cocchina
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    buon pomeriggio!volevo chiedervi se c'è qualcuno ke m sa spiegare xkè la mia coco da un paio di giorni si mette a testa in giu e si struscia contro la gabbia.ha qualke problema?grazie in anticipo....
     
    Top
    .
  5. Martyfloo
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    I pappagalli amano giocare arrampicandosi a testa in giù. Se invece ti pare che si gratti dovresti andare dal vet. Il prurito potrebbe essere sintomo di alcune patologie tra cui acari
     
    Top
    .
  6. donato 77
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    perchè il maschio becca la femmina

    perchè il maschio guarda sempre il nido?
     
    Top
    .
  7. Martyfloo
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Il maschio potrebbe beccare la femmina perchè non è la stagione della cova. Io prima di tutto toglierei il nido, se il maschio continua a beccare la femmina io li separei. Tieni conto che il nido può rendere il maschio molto territoriale
     
    Top
    .
  8. Giuls*
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    MaraCami hai ragione!!! anche le mie cocorite mangiano qualsiasi tipo di frutta o verdura ma non le fragole con cui ingaggiano lunghe battaglie (!!!),probabilmente rilevano il rosso come segnale di pericolo...avrei una domanda da farvi: posso inserire all'interno della stessa voliera 4 esemplari molto giovani (avranno poco più di 6 settimane) e coppie più anziane?anche se sono coppie riproduttrici?sono alle prime armi e non vorrei essere causa di stragi :P
    P.S. magari è consigliabile un periodo di conoscenza a "distanza"?tipo mettere le coppie e i 4 in gabbie vicine che consentano lo studio reciproco?
     
    Top
    .
  9. Martyfloo
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Sì io ti consiglierei di fargli fare un periodo con le gabbie vicine. Se la voliera è abbastanza grande poi, non ci dovrebbero essere problemi
     
    Top
    .
  10. Chiara89
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Salve qualcuno non è che mi potrebbe dare un pullo di 20 o 25 giorni Io sono zona di Milano
     
    Top
    .
  11. arianna e edith
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    voi quanti animali avete ??????? io una tartarugo 1 gatto e una gatta 1 cocorito 1 canarina e una cagnetta !!!!!! :zampa: :zampa: :zampa: :zampa: :zampa: :zampa: :zampa: :zampa: :zampa: :zampa: :zampa: :zampa: :squirrel1: :squirrel1: :squirrel1: :ciuffo: :ciuffo: :ciuffo: :cat4: ciao !!!!!!!!!!!!!!! ♥♥♥♥♥♫♫♫♫
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Moderatore
    Posts
    6,002
    Reputation
    +12
    Location
    Godric's Hollow

    Status
    Anonymous
    Ciao Arianna. :)
    Se vuoi puoi lasciare una presentazione breve di te nella sezione ''Presentazioni''.
    Saremo più che lieti di darti lì il benvenuto e di presentare anche i nostri animali. ^_^
    ContactsWeb
     
    Top
    .
11 replies since 9/5/2010, 13:01   49246 views
  Share  
.