-
.
Mi hanno segnalato questo sito: Vetiary.it
Ecco la sua presentazione...CITAZIONE
Cos'è Vetiary?
Vetiary è una startup nell'ambito pet e veterinario.
Siamo un sistema innovativo di booking online per prestazioni veterinarie.
Vi spiego meglio: il nostro progetto permette a veterinari di iscrivere e accreditare la propria struttura presso Vetiary, mentre ai padroni degli animali di iscriversi per partecipare al funzionamento della piattaforma, ovvero recensioni, valutazione e booking.
Nel nostro progetto abbiamo bisogno sia degli uni che degli altri.
Vetiary raggruppa oltre 200 veterinari, per il momento, che sono stati verificati da noi e che hanno messo online il loro profilo; mettere online il profilo implica mettere visibili dati quali il luogo della struttura, i tipi di animali serviti e tante altre informazioni.
Inoltre viene data la possibilità agli utente della piattaforma(in questo caso i padroni degli animali) di recensire e giudicare le recensioni di altri utenti, previa registrazione e nostra moderazione.
Un padrone di animali può quindi gestire la propria esperienza di pet care dal punto di vista digitale, ovvero andando online, eseguendo la login e prenotando una visita presso l'abituale struttura o una che ha trovato migliore grazie alle recensioni degli utenti.
Vogliamo rendere l'esperienza di cura dell'animale più facile e veloce per il padrone, che quindi non spende più tempo inutile al telefono nell'attesa di trovare un appuntamento ideale, ma vogliamo anche che il veterinario si concentri a fare il meglio possibile il proprio lavoro lasciando fare tutto il resto a Vetiary.
Che ne pensate?
. -
.
La trovo un'ottima idea! 
Odio però definire un umano padrone di un animale, ma non voglio aprire una polemica in merito.
Inoltre sono utili le recensioni degli altri utenti ma ciò non significa che chiunque possa trovarsi bene. Credo che sia più una cosa soggettiva. Ad esempio è come quando ci segnalano qualche veterinario - a parer di un qualsivoglia utente - ritenuto incompetente e di rimuoverlo dalla lista. Noi non lo rimuoviamo subito, giusto? Questo perché può essere un parere soggettivo e non è detto che un determinato veterinario sia incompetente. Con questo non sto dicendo che le recensioni non siano utili, ma non è detto che diano sempre buoni frutti...bisognerebbe provarla solo, no?. -
Martyfloo.
User deleted
Hai ragione Davide, però trovo le recensioni comumque delle indicazioni per capire la qualità del servizio di una struttura . -
.CITAZIONEper capire la qualità del servizio di una struttura
Questo decisamente d'accordo, è ovvio.
Il mio era più che altro un appunto sul lavoro del veterinario in sé.. -
.CITAZIONEOdio però definire un umano padrone di un animale, ma non voglio aprire una polemica in merito.
Nemmeno a me piace come termine. Di solito preferisco "proprietario". È lo stesso identico concetto in effetti, solo che ha un sapore meno "schiavista"
Ma di fatto non cambia nulla: l'animale è comunque assoggettato alla nostra volontà. Ad esempio, nessuno cane, gatto o altro animale, se fosse per lui, andrebbe dal veterinario e prenderebbe i farmaci: li forziamo noi a farlo, così come li forziamo a mangiare ciò che noi gli proponiamo, ad usare la lettiera che noi scegliamo per loro, ad uscire quando noi glielo permettiamo e a rinchiuderli (in casa o in gabbia, che sia) quando noi riteniamo più opportuno. Quindi sì, un po' padroni lo siamo. Lo facciamo per il loro bene, di solito, ma di certo non gli concediamo il libero arbitrio... è crudo, ma è così.CITAZIONEInoltre sono utili le recensioni degli altri utenti ma ciò non significa che chiunque possa trovarsi bene. Credo che sia più una cosa soggettiva.
Beh, è proprio questa l'utilità delle recensioni: ognuno fa la sua e nel complesso, quando c'è un numero sufficiente di valutazioni, si può capire se il veterinario in questione ha lasciato dietro di sé più clienti soddisfatti o più insoddisfatti. Un'unica valutazione in effetti è poco indicativa, ma quando ce ne sono tante ci si può fare meglio l'idea del veterinario. Se c'è una valutazione negativa a fronte di altre 50 positive, credo che si possa stare abbastanza tranquilli che il veterinario sappia il fatto suo.. -
.CITAZIONENemmeno a me piace come termine. Di solito preferisco "proprietario". È lo stesso identico concetto in effetti, solo che ha un sapore meno "schiavista" Ma di fatto non cambia nulla: l'animale è comunque assoggettato alla nostra volontà. Ad esempio, nessuno cane, gatto o altro animale, se fosse per lui, andrebbe dal veterinario e prenderebbe i farmaci: li forziamo noi a farlo, così come li forziamo a mangiare ciò che noi gli proponiamo, ad usare la lettiera che noi scegliamo per loro, ad uscire quando noi glielo permettiamo e a rinchiuderli (in casa o in gabbia, che sia) quando noi riteniamo più opportuno. Quindi sì, un po' padroni lo siamo. Lo facciamo per il loro bene, di solito, ma di certo non gli concediamo il libero arbitrio... è crudo, ma è così.
Scusami eh, se dici semplicemente ''umano che se ne prende cura'' non dai un senso di libertà all'animale? Né di padrone, né di proprietario. In questo caso lo puoi intendere come vuoi te, se credo che non siamo padroni di un animale, il termine per non definirci tali lo trovi, nel mio caso una frase poiché non credo vi sia un termine proprio. Dicendo così non dai né senso di padrone né di proprietario ma semplicemente di una persona che se ne prende cura e la cosa risulta essere molto leggera.
Se giri un po' in alcuni topics per il forum noti che non uso mai padrone, ma semplicemente ''amico umano che se ne prende cura''.
CITAZIONEBeh, è proprio questa l'utilità delle recensioni: ognuno fa la sua e nel complesso, quando c'è un numero sufficiente di valutazioni, si può capire se il veterinario in questione ha lasciato dietro di sé più clienti soddisfatti o più insoddisfatti. Un'unica valutazione in effetti è poco indicativa, ma quando ce ne sono tante ci si può fare meglio l'idea del veterinario. Se c'è una valutazione negativa a fronte di altre 50 positive, credo che si possa stare abbastanza tranquilli che il veterinario sappia il fatto suo.
Giusto, non c'avevo pensato.. -
.CITAZIONEScusami eh, se dici semplicemente ''umano che se ne prende cura'' non dai un senso di libertà all'animale? Né di padrone, né di proprietario. In questo caso lo puoi intendere come vuoi te, se credo che non siamo padroni di un animale, il termine per non definirci tali lo trovi, nel mio caso una frase poiché non credo vi sia un termine proprio. Dicendo così non dai né senso di padrone né di proprietario ma semplicemente di una persona che se ne prende cura e la cosa risulta essere molto leggera.
Se giri un po' in alcuni topics per il forum noti che non uso mai padrone, ma semplicemente ''amico umano che se ne prende cura''.
A volte la perifrasi va bene, altre volte non ci sta proprio. Durante la stesura degli articoli mi capita spesso di dover citare il proprietario. A volte uso una perifrasi come "chi se ne prende cura", altre volte però, magari se la frase è già lunghetta, non ci giro tanto attorno e cito piatto piatto il proprietario.
Inoltre non so, ma "umano che se ne prende cura" mi fa un po' ridere: è un po' alieno come concetto, come se chi parla non fosse umano, come se vivesse su un altro pianeta e potesse permettersi di chiamare "umano", un po' con disprezzo, quelli del nostro pianeta.
Inoltre ho la sensazione che più ti arrampichi su sottigliezze da animalista estremista, più perdi la gente "comune", ti abbarbichi su degli ideali e perdi contatto con il mondo... così la gente inizia a guardarti in modo strano e a pensare che sei pazzo, quando parli dell'"umano", del "peloso" o peggio ancora del "pelosetto" (tralasciando vari ed eventuali doppi sensi): è davvero così brutto chiamarlo semplicemente "cane", "gatto", "criceto" ecc.? La gente sembra quasi chiederti "ma in che lingua parli?" ed è qui che la perdi... IMHO, ovviamente. Liberissimo di dissentire..
Vetiary.it un sito di ricerca veterinarioChe ne pensate? |
Offline
